La statuetta in terracotta, oggi custodita nel deposito del Museo, raffigura “San Promo martire”, che nel IV secolo fu ucciso per aver difeso la sua fede in Dio insieme ai compagni Ares ed Elia.
Il santo è rappresentato come un uomo barbato con lo sguardo rivolto verso l’alto.
Abbigliato con una tunica e un manto dagli ampi panneggi, il santo reca nella mano sinistra la palma del martirio; la destra risulta invece mancante.
Stante su un basamento poligonale con inscritto il suo nome, san Promo poggia il peso sulla gamba destra, mentre la sinistra è flessa e in posizione arretrata.
Eseguita nel 1839 come modello per una versione marmorea destinata a una guglia del Duomo, la statuetta è stata ricondotta dagli studiosi a Gerolamo Rusca: figlio di Grazioso, scultore capo della Veneranda Fabbrica dal 1805 al 1829, anch’egli lavorò per la Cattedrale, realizzando varie opere dal 1821 al 1871.