La statuetta in terracotta, oggi custodita nel deposito del Museo, raffigura “San Saturniano martire” come un giovane dalla lunga chioma e lo sguardo assorto, con il capo inclinato verso la sua destra.
Abbigliato con un drappo che lascia scoperti parte del torace e il braccio sinistro, il santo regge nella mano corrispondente un libro chiuso; la destra è invece posata sul polso sinistro.
Stante su un basamento poligonale con inscritto il suo nome, san Saturniano poggia il peso sulla gamba destra, mentre la sinistra è leggermente flessa in avanti e in posizione sopraelevata. Vicino alla gamba è visibile la palma del martirio, sostenuta da un tronco o una roccia.
Eseguita nel 1843 come modello per una versione marmorea destinata a una guglia del Duomo, la statuetta è stata ricondotta dagli studiosi a Gerolamo Rusca: figlio di Grazioso, scultore capo della Veneranda Fabbrica dal 1805 al 1829, anch’egli lavorò per la Cattedrale, realizzando varie opere dal 1821 al 1871.