Modelli scultorei

San Sebastiano

di Galli Antonio (Viggiù, 1812 - Milano, 1914)

Cronologia: 1858

Misure cm: 77,5 × 28 × 21

Materia e Tecnica: Gesso a tuttotondo

N. Inventario: MS571

Il modello in gesso è oggi esposto in Museo nella sala intitolata alla Galleria di Camposanto (n. 14), luogo nel quale dal Seicento in poi la Veneranda Fabbrica ha custodito i gessi e le terrecotte preparatori delle statue elaborate per il Duomo.

Datata 1858, l’opera raffigura “San Sebastiano”, soldato originario di Milano che nel IV secolo fu prima sottoposto al supplizio delle frecce e poi frustato a morte per avere difeso la sua fede in Dio.

Il santo è rappresentato come un giovane dalla chioma mossa e l’espressione sofferente, con il capo rivolto verso la sua destra.

Coperto solo da un drappo che gli cinge i fianchi, il martire ha le braccia legate dietro la schiena e poggia contro un tronco d’albero situato alle sue spalle; i piedi insistono invece su un basamento poligonale.

Eseguita come modello per una versione marmorea destinata a una finestra del tiburio del Duomo, l’opera è stata ricondotta dagli studiosi ad Antonio Galli: originario di Viggiù, presso Varese, quest’ultimo si formò prima a Milano e poi a Roma con il danese Bertel Thorvaldsen, maestro del neoclassicismo. Autore di diverse sculture per la Cattedrale, Il suo capolavoro è considerato il monumento in marmo a Carlo Ottavio Castiglioni (1855), situato nel cortile d’onore dell’Accademia di Brera.