La statuetta in terracotta è oggi esposta in Museo nella sala intitolata alla Galleria di Camposanto (n. 14), luogo nel quale dal Seicento in poi la Veneranda Fabbrica ha custodito i gessi e le terrecotte preparatori delle statue elaborate per il Duomo.
L’opera rappresenta forse “San Verdano” come un patriarca barbato, con lo sguardo rivolto verso la sua sinistra.
Abbigliato con veste, manto e copricapo descritti con grande attenzione ai particolari, il santo compie un gesto benedicente con la mano destra, mentre la sinistra è distesa lungo il fianco corrispondente.
Stante su un basamento poligonale con l’iscrizione lacunosa del suo nome, il patriarca poggia il peso sulla gamba destra; la sinistra risulta invece flessa in avanti.
Si ipotizza che l’opera, eseguita probabilmente nel 1811 come modello per una versione marmorea destinata al Duomo, sia riconducibile a Giovan Battista Buzzi Donelli: originario di Viggiù, presso Varese, e attivo per la Cattedrale dal 1808 al 1821, egli fu autore di varie statuette e statue di guglia.