La statuetta in terracotta dipinta è oggi esposta in Museo nella sala intitolata alla Galleria di Camposanto (n. 14), luogo nel quale dal Seicento in poi la Veneranda Fabbrica ha custodito i gessi e le terrecotte preparatori delle statue elaborate per il Duomo.

L’opera rappresenta una “Santa” come una fanciulla incoronata di fiori, con i lunghi capelli ricadenti sulle spalle e lo sguardo sereno.

Abbigliata con una tunica e un manto dagli ampi panneggi, la figura è colta nell’atto di incrociare le mani sul petto.

Stante su un basamento poligonale, la santa poggia il peso sulla gamba sinistra, mentre la destra risulta flessa e in posizione arretrata.

Sulla base di analogie stilistiche con altre opere, gli studiosi hanno ipotizzato che la statuetta, eseguita come modello per una versione marmorea destinata a una guglia della Cattedrale, possa essere riconducibile a Gaetano Monti. Milanese e attivo per il Duomo nella prima metà dell’Ottocento, egli fu anche rinomato ritrattista e amico di Andrea Appiani, uno dei maggiori rappresentanti italiani del neoclassicismo in pittura.