La statuetta in gesso, oggi custodita nel deposito del Museo, raffigura “Santa Maria Maddalena”, ossessa miracolata da Gesù che lo seguì fino alla crocifissione ed ebbe per prima il privilegio di vederlo risorto.
La santa è rappresentata come una giovane donna con il volto sollevato verso l’alto alla sua destra.
Acconciata con due trecce e stante su un basamento poligonale, la figura indossa una tunica smanicata che le scopre parzialmente le gambe, e regge nella mano destra l’urna degli unguenti, suo consueto attributo.
Eseguita nel 1953 come modello per una versione marmorea destinata alla cima di una guglia della Cattedrale, l’opera è stata ricondotta all’architetto e scultore mantovano Aldo Andreani. Approdato allo studio della statuaria in età adulta con Adolfo Wildt, maestro del simbolismo italiano, nelle sue sculture rielaborò suggestioni comprendenti Rodin, Michelangelo e l’antichità greco-romana.