La statuetta in gesso, oggi custodita nel deposito del Museo, raffigura “Santa Teresa del Bambino Gesù” (1873-1897), al secolo Maria Francesca Teresa Martin: entrata ancora adolescente nel Carmelo di Lisieux, in Francia, si distinse soprattutto per la confidenza in Dio, a cui si riferiva come la sua “piccola via” per giungere alla perfezione.
Scomparsa all’età di 25 anni, è ricordata come vergine e dottore della Chiesa; prima di morire pubblicò la sua biografia intitolata “Storia di un’anima”, tradotta in molte lingue.
La statuetta del Museo del Duomo rappresenta santa Teresa come una giovane in abito monastico, dallo sguardo assorto rivolto verso la sua sinistra. Il capo, velato, è cinto dall’aureola.
Stante su un doppio basamento poligonale con inscritto il suo nome, la santa regge un fiore nella mano destra e un crocifisso nella sinistra. Particolare attenzione è data alla resa dei dettagli, come i polsini delle maniche ornati da incisioni e il rosario assicurato alla vita della figura, visibile sulla destra.
Eseguita nel 1956 come modello per una versione marmorea destinata al capitello di un pilone della Cattedrale, l’opera è stata ricondotta allo scultore viggiutese Nando Conti.