Raffigurante “Sant’Agnese vergine e martire” e databile al 1862, il modello in terracotta fu realizzato come prova preparatoria per una scultura marmorea di stesso soggetto (1862-1863), destinata a decorare uno dei finestroni del fianco meridionale del Duomo.
Il modello, oggi esposto nella sala del Museo dedicata all’Ottocento (n. 17), fu eseguito come la statua in marmo da Giosuè Argenti: originario di Viggiù, presso Varese, quest’ultimo si formò all’Accademia di Brera nell’ambiente neoclassico rappresentato da Pompeo Marchesi, Abbondio Sangiorgio, Luigi Sabatelli e Benedetto Cacciatori; tuttavia, fu particolarmente sensibile alle ricerche del toscano Lorenzo Bartolini, interpretandone il purismo come esteriore ricerca di grazia.
Attivo per il Duomo dal 1854 al 1867, nel modello per la “Santa Agnese” Argenti ritrae la martire paleocristiana come una giovane donna abbigliata con tunica e manto e recante in braccio un agnello, emblema della purezza e del sacrificio.
Il viso della santa, rivolto al cielo e immerso in un’estatica visione, è incorniciato dai lunghi capelli ondulati: suddivisi in due bande, essi appaiono raccolti sulla nuca in una crocchia, e sono decorati da una corona floreale.
Il braccio destro della martire regge l’agnello, accarezzato sul dorso con l’altra mano, e l’animale tende il muso verso di lei in un gesto affettuoso. Il peso del corpo poggia sulla gamba destra, mentre la sinistra è flessa e arretrata; le punte dei piedi, calzati da sandali e poggianti su un basamento poligonale, emergono appena da sotto la veste riccamente panneggiata.
Infine, il basamento presenta sul fronte un’iscrizione con il nome della santa.
Come la statua marmorea, il modello della “Santa Agnese” di Argenti si caratterizza per la pienezza plastica, messa in luce dal rigonfiamento della veste, in voluto contrasto con la delicatezza del collo sottile e dei tratti del volto. L’espressione dell’insieme risulta così sentimentale e commovente, rivelando i precedenti iconografici nella tradizione pittorica seicentesca e tardobarocca.
Oltre che in Italia, Argenti godette di una certa fama anche all’estero grazie alla scultura “Sogno dell’innocenza”, caratteristico esempio di virtuosismo purista premiato all’Esposizione Internazionale di Parigi del 1867. Eseguita in marmo, come la “Sant’Agnese” per il Duomo, l’opera è oggi custodita presso Brodsworth Hall a Doncaster, in Inghilterra.