La statuetta in terracotta patinata, oggi custodita nel deposito del Museo, raffigura “Sant’Anania martire”, che secondo gli Atti degli Apostoli battezzò san Paolo a Damasco nel I secolo e morì per avere difeso la sua fede in Dio.

Egli è rappresentato come un giovane dalla lunga chioma e lo sguardo assorto, con il capo inclinato verso la sua destra.

Abbigliato con un drappo che lascia scoperti parte del torace e il braccio sinistro, il santo regge nella mano corrispondente un libro, tenuto aperto con il dito indice; la mano destra è invece posizionata sul braccio sinistro.

Stante su un basamento poligonale con inscritto il suo nome, sant’Anania ha la palma del martirio poggiata vicino al piede sinistro.

Eseguita nel 1838 come modello per una versione marmorea destinata al Duomo, la statuetta è stata ricondotta dagli studiosi a Gerolamo Rusca: figlio di Grazioso, scultore capo della Veneranda Fabbrica dal 1805 al 1829, anch’egli lavorò per la Cattedrale, realizzando varie opere dal 1821 al 1871.