Modelli scultorei

Sant’Asella vergine

di Marchesi Gerolamo (Saltrio, 1760-1830)

Cronologia: 1823

Misure cm: 61 × 17 × 13

Materia e Tecnica: Terracotta a tuttotondo

N. Inventario: MS118

La statuetta in terracotta è oggi esposta in Museo nella sala intitolata alla Galleria di Camposanto (n. 14), luogo nel quale dal Seicento in poi la Veneranda Fabbrica ha custodito i gessi e le terrecotte preparatori delle statue elaborate per il Duomo.

Datata 1823, l’opera raffigura “Sant’Asella”, vergine romana del IV secolo che, secondo san Gerolamo, trascorse la sua vita di fede tra digiuni e preghiere fino ad età avanzata.

L’opera rappresenta la santa come una fanciulla con lo sguardo rivolto verso il basso e la chioma mossa raccolta da una fascia.

Abbigliata con una veste classicheggiante e un ampio manto che le nasconde la mano destra, Asella regge nella sinistra una pisside (cioè una coppa con coperchio) ed è stante su un alto basamento con inscritto il suo nome.

Scandita verticalmente dall’andamento del panneggio, che ne accentua il chiaroscuro, la statuetta risulta caratterizzata da una grande attenzione ai particolari: si osservino per esempio l’acconciatura e l’anello all’indice sinistro.

L’opera fu commissionata dalla Fabbrica a Gerolamo Marchesi, scultore attivo per la Cattedrale dal 1786 al 1829.
Originario di Saltrio, presso Varese, fu il padre di Luigi e Pompeo, che seguirono le sue orme: Pompeo (1789-1858), in particolare, lavorò presso il Duomo quasi cinquant’anni, realizzando numerose opere nelle quali bilanciò lo studio della statuaria antica con il neoclassicismo.

La statuetta di sant’Asella fu eseguita da Gerolamo Marchesi come modello per una versione marmorea destinata a essere collocata su una guglia della Cattedrale.