Il modello in terracotta, oggi custodito nel deposito del Museo, raffigura “Sant’Enrico imperatore” (973-1024): sovrano del Sacro Romano Impero, insieme alla moglie santa Cunegonda si adoperò per rinnovare la vita della Chiesa in tutta Europa, istituendo sedi episcopali e monasteri.
Il santo è rappresentato come un re barbato con corona, gorgiera e scettro nella mano sinistra. La destra è invece portata al petto, e copre parzialmente le due fibbie circolari del manto, decorate con un motivo floreale. Accanto alla fibbia di sinistra è appuntata una croce.
Estremamente curata risulta la definizione dei particolari, come per esempio la lavorazione degli abiti e delle scarpe.
La figura poggia su un alto basamento poligonale con inscritto il nome del santo.
L’opera, datata 1810, fu commissionata dalla Veneranda Fabbrica a Sebastian Irrwoch, scultore austriaco attivo in Italia dal 1808 al 1813, anno della morte. La sua terracotta per il Duomo raffigurante sant’Enrico fu utilizzata come modello per una versione marmorea, eseguita da Giovanni Battista Buzzi Donelli e collocata su una guglia della facciata della Cattedrale.