La statuetta in terracotta è oggi esposta in Museo nella sala intitolata alla Galleria di Camposanto (n. 14), luogo nel quale dal Seicento in poi la Veneranda Fabbrica ha custodito i gessi e le terrecotte preparatori delle statue elaborate per il Duomo.
L’opera raffigura “Sant’Eusebio”, nome al quale nell’agiografia cristiana corrispondono 42 santi o beati: trattandosi in questo caso di un vescovo, il soggetto può forse essere identificato con sant’Eusebio di Vercelli (IV secolo) o con sant’Eusebio di Milano (V secolo).
La statuetta del Museo del Duomo rappresenta sant’Eusebio vescovo come un uomo barbato dallo sguardo intenso, rivolto verso la sua sinistra.
Abbigliata con mitra sul capo, tunica e piviale, la figura poggia la mano sinistra vicino alla spalla destra, mentre la sinistra è celata sotto il piviale.
Le lunghe vesti scendono a coprire parzialmente i piedi, che poggiano su un basamento poligonale con inscritto il nome del santo.
L’autore dell’opera, eseguita come modello per una versione in marmo di Candoglia destinata a una guglia, è da identificarsi in uno scultore attivo per il Duomo nella prima metà dell’Ottocento. In questo periodo, infatti, sono vari gli artisti che realizzano statuette aventi come soggetto sant’Eusebio vescovo: tra essi Ferdinando Castelli, Gioachino Guelfi, Donato Carabelli e Stefano Girola.