La statuetta in terracotta è oggi esposta in Museo nella sala intitolata alla Galleria di Camposanto (n. 14), luogo nel quale dal Seicento in poi la Veneranda Fabbrica ha custodito i gessi e le terrecotte preparatori delle statue elaborate per il Duomo.
L’opera rappresenta un “Santo soldato martire” come un giovane con l’elmo sul capo e il viso rivolto verso la sua destra.
Abbigliato con una corta tunica, un manto e un paio di calzari, il santo reca nella mano destra la palma del martirio, mentre con la sinistra in origine impugnava probabilmente un’arma.
La figura, stante su un basamento poligonale, poggia il peso sulla gamba sinistra, mentre la destra è flessa e in posizione avanzata. Vicino a quest’ultima si trova uno scudo.
Basandosi sul confronto stilistico con altre opere, gli studiosi ipotizzano che la statuetta, eseguita nella prima metà dell’Ottocento come modello per una versione marmorea destinata alla Cattedrale, sia riconducibile a Ferdinando Castelli, scultore attivo per il Duomo dal 1809 al 1820.