Deposito

Santo Stefano juniore

di Labus Giovanni Antonio (Milano, 1806-1857)

Cronologia: 1837

Misure cm: 65 × 23 × 17

Materia e Tecnica: Terracotta a tuttotondo

N. Inventario: MS178

La statuetta in terracotta, datata 1837 e oggi custodita nel deposito del Museo, raffigura “Santo Stefano juniore”: monaco di Costantinopoli, nel 764, fu ucciso su ordine dell’imperatore Costantino Coprónimo per avere difeso il culto delle sacre immagini.

Il santo è rappresentato come un uomo con barba e chioma mosse, dallo sguardo intenso rivolto leggermente verso la sua destra.

Abbigliato con una tunica e un manto dagli ampi panneggi, egli porta la mano destra al petto e regge nella sinistra la palma del martirio.

Le lunghe vesti scendono a coprire parzialmente i piedi, che poggiano su un sottile basamento con inscritto il nome del santo.

Modello preparatorio per una versione marmorea destinata a una guglia di facciata del Duomo, la statuetta fu eseguita dallo scultore milanese Giovanni Antonio Labus. Attivo per il Duomo dal 1827 fino quasi alla morte, in questo periodo egli realizzò per la Cattedrale numerose sculture: tra esse si ricordano per esempio il “San Giacomo minore”, elaborato per l’altare di San Giovanni evangelista (1842), e il “San Frontone” (1845) per il gugliotto Pestagalli.

In queste opere, secondo gli studiosi vicine ai risultati formali di Lorenzo Bartolini e Vincenzo Vela, si nota una fusione di idealismo e realismo sia nei volti sia nella resa del panneggio, nonché un’espressività e un pittoricismo intensi che testimoniano l’orientamento romantico dell’artista.