Il modello in gesso è oggi esposto in Museo nella sala intitolata alla Galleria di Camposanto (n. 14), luogo nel quale dal Seicento in poi la Veneranda Fabbrica ha custodito i gessi e le terrecotte preparatori delle statue elaborate per il Duomo.
Datata 1866, l’opera raffigura “Sant’Onofrio eremita” (X secolo): originario di Belforte, presso Vibo Valentia, lasciò la sua nobile famiglia in giovane età per dedicarsi alla vita ascetica, ritirandosi in una grotta all’interno di un folto bosco.
L’opera rappresenta sant’Onofrio eremita come un uomo maturo con barba e capelli lunghi, dallo sguardo assorto rivolto verso la sua sinistra.
Coperto solo da un drappo di fogliame e fiori che gli cinge i fianchi, il santo ha le mani giunte in preghiera ed è stante su un basamento poligonale con inscritto il suo nome. Il peso del corpo poggia sulla gamba sinistra, mentre la destra risulta flessa in avanti. Alle spalle della figura si trova un sostegno a forma di roccia.
Eseguita come modello per una versione marmorea destinata a un finestrone dell’area absidale del Duomo, l’opera è stata ricondotta dagli studiosi allo scultore veronese Ugo Zannoni. Noto nella sua città natale per il Monumento a Dante Alighieri in piazza dei Signori (1865), oltre che per il Duomo fu attivo a Milano anche presso il Cimitero Monumentale.