Modelli scultorei

Scena mitologica

di Sampietro Stefano (Milano?, 1665-1715) (?)

Cronologia: 1693 (?)

Misure cm: 36 × 22 × 30

Materia e Tecnica: Terracotta a tuttotondo

N. Inventario: MS681

La statuetta in terracotta, databile forse al 1693 e raffigurante una “Scena mitologica”, è oggi esposta in Museo nella sala n. 15, che custodisce in larga parte le sculture presentate tra la fine del Seicento e il Settecento dagli artisti per essere ammessi alle dipendenze della Veneranda Fabbrica.

L’opera rappresenta una figura maschile e una femminile: quest’ultima, seminuda e sdraiata sul fianco sinistro, si appoggia con la mano sinistra a una roccia, mentre il braccio destro è mutilo. Il panneggio di una stoffa le ricopre parte della gamba sinistra. La donna, dai capelli lunghi raccolti, ha lo sguardo rivolto verso il personaggio maschile, in posizione più elevata e con gli occhi fissi davanti a sé. Semiseduto su una roccia, l’uomo posa la mano sinistra sulla spalla della donna; con la destra sostiene invece un lungo panneggio.

Secondo gli studiosi, la statuetta potrebbe essere identificata con la prova eseguita nel 1693 da Stefano Sampietro per il rilevamento della bottega del collega Giovanni Battista Dominione; già collaboratore di Carlo Simonetta, ugualmente attivo per la Fabbrica, nel 1713 Sampietro sarebbe stato nominato protostatuario, cioè scultore capo, della Cattedrale.

Dalla lettura dei documenti d’archivio non emerge quale soggetto fu assegnato a Sampietro nel 1693, e la mancanza di attributi iconografici specifici ne rende difficile l’identificazione: tuttavia, nei due personaggi potrebbero essere riconoscibili “Venere e Vulcano”.