Busto della Vergine Assunta

Busto della Vergine Assunta

Il volto della Madonnina

Il Busto della Vergine Assunta è una scultura in legno di noce custodita nella sedicesima sala del Museo, dedicata alla statua simbolo del Duomo: la Madonnina, che dal dicembre 1774 protegge Milano dall’alto della Guglia Maggiore.

 

L’opera fu realizzata nel 1770 su commissione della Veneranda Fabbrica da Giuseppe Antignati, scultore milanese autore di numerose statue lignee a carattere devozionale raffiguranti la Vergine. Essa rappresenta l’Assunta velata, con il viso dall’espressione benevola rivolto verso l’alto e spostato leggermente a destra di chi guarda rispetto al busto, che si trova in posizione frontale.

 

Una fenditura segna verticalmente la parte sinistra del viso dal labbro superiore in giù, mentre la zona inferiore del collo mostra traccia di un pentimento, forse relativo alla scollatura della veste.

 

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Legno, terracotta, rame dorato: i materiali della Madonnina

 

Il busto è l’unica parte giunta fino a noi di un modello a grandezza naturale (4.16 metri), eseguito da Antignati a partire da quello in terracotta di dimensioni minori elaborato da Giuseppe Perego nel 1768, ugualmente esposto in Museo.

 

L’opera, accettata dalla Fabbrica dopo il riscontro non positivo di due versioni precedenti e oggi mutila di testa, mano sinistra e braccio destro, ritrae la Vergine che ascende al cielo in piedi su una nuvola. La figura, abbigliata con una tunica e un manto che creano un gioco di ampi panneggi, particolarmente evidente all’altezza dei fianchi, è caratterizzata da uno stile classicheggiante di ispirazione cinquecentesca, ripreso da Antignati nel suo busto.

 

Deliberata la realizzazione in rame sbalzato e dorato della Madonnina, l’orafo Giuseppe Bini ne applicò 33 lastre sull’intelaiatura in ferro predisposta dal fabbro Giovanni Battista Varino, sostituita nel 1967 con una in acciaio inossidabile e oggi visibile nella sala n. 16 del Museo.

L’Archivio della Fabbrica custodisce alcune fotografie con i momenti più significativi della storia della Madonnina: per esempio, i drammatici anni della Seconda guerra mondiale sono testimoniati da due scatti del 1940: il primo mostra la scultura ornata con la bandiera tricolore italiana, mentre il secondo la rappresenta ricoperta da un telo per renderla meno visibile durante il conflitto.

 

Scopri le foto d'archivio della Madonnina nel 1940, Duomo di Milano

 

Arrivando a oggi, nel 2012 la Madonnina è stata ancora una volta oggetto delle cure della Fabbrica: protetta da un apposito ponteggio, ha infatti ricevuto un’ulteriore doratura che ne ha rinnovato lo splendore.