Il Cantiere Marmisti: dove rinasce il Duomo

Il Cantiere Marmisti: dove rinasce il Duomo

È il laboratorio dove avviene la lavorazione del marmo proveniente dalla Cava per ottenere i conci, gli elementi architettonici e d’ornato, le sculture e le statue che rendono il Duomo di Milano un monumento unico nel suo genere

Inizialmente, l’attività del Cantiere Marmisti, si svolse per necessità vicino al monumento e, fino al XV secolo, esisteva un unico quartiere che si estendeva dall’area dell’abside in costruzione al luogo detto “Cassina” che ospitava le maestranze ed i numerosi volontari di ogni ceto sociale impegnati della costruzione della Cattedrale.

 

Dopo la chiusura del Laghetto, nel 1886, i laboratori si spostarono in via S. Gerolamo (oggi via Carducci), all’interno della cerchia dei Navigli interni, per sfruttare la via d’acqua che consentiva un ottimale trasporto dei materiali. A seguito della copertura di tale tratto di Naviglio, il cantiere fu trasferito prima in Viale Gorizia, sulla Darsena ed infine, dopo l’abbandono del trasporto fluviale a favore di quello su automezzi, in zona Certosa.

 

Tale sede è attrezzata con quanto di più aggiornato la tecnica oggi offra e vi lavora mano d’opera altamente specializzata fra operai fresatori-refilatori, marmisti quadratori, marmisti ornatisti, scultori, apprendisti e manovali. Nel quadro di una sempre più vasta e progressiva evoluzione tecnica, è stato introdotto l’uso di macchine utensili come pantografi, trapani elettrici, rifilatrici e tagliatrici a controllo numerico che portano la prelavorazione dei manufatti a livelli impensabili soltanto qualche anno fa, pur rimanendo l’artista- scultore l’elemento insostituibile per la rifinitura e la personalizzazione dell’opera.