San Basso (Nizza, 190 ca. – Nizza, 5 dicembre 250) è stato un santo romano, eletto vescovo della sua città natale, Nizza, intorno al 230 d.C. nella quale per più di 10 anni governò la comunità cristiana con grande impegno e devozione. L’imperatore Decio però, dopo la sua ascesa al trono, volle riportare in auge le antiche tradizioni romane giudicando invece politicamente pericolosa la dottrina cristiana. Durante le persecuzioni Basso venne interrogato, minacciato, imprigionato e torturato con il cavalletto (uno strumento di tortura tramite il quale le mani e i piedi venivano legati e tirati in direzioni opposte) unitamente all’applicazione di lastre di metallo arroventate sui fianchi. Nonostante queste torture, con tenace resistenza San Basso non abiurò e venne pertanto condannato a morte. Secondo la tradizione il corpo di san Basso fu portato da Nizza al paese di Cupra Marittima, in Italia, agli inizi del VI secolo. Dal 1876 al 1887 il corpo del Santo fu accolto nella chiesa dell’Annunziata nell’attesa che si costruisse la chiesa intitolata ai santi Margherita e Basso in Cupra Marittima che ospita ormai da più di un secolo il corpo del santo sotto l’altare maggiore. Quest’ultimo risulta però privo del braccio, il quale venne inviato come reliquia nel 1750 ai nizzardi sotto richiesta del loro Vescovo, ed è attualmente conservato in un’urna d’argento nella Cattedrale di Nizza. Gli studi condotti su quest’opera identificano il soggetto in San Basso. Emblematiche sono soprattutto le braccia della statua, incrociate come se uno strumento di tortura le stesse tirando all’indietro, esattamente come viene riportato nel racconto del suo martirio. La statua, come altri martiri presenti sul Duomo, è rappresentata seminuda e coperta solo da un drappo nella parte inferiore del corpo. Non si hanno altre notizie circa autore e periodo d’esecuzione.
S. BASSO
Città di cui è il patrono (patrocinio): Cupra Marittima Emblema: Bastone Pastorale