Il modello in gesso, oggi custodito nel deposito del Museo, raffigura “San Bernardo abate” (1090 – 1153): originario di Digione, fu padre dell’Ordine Cistercense e fondatore dell’abbazia francese di Chiaravalle (Clairvaux). Dottore della Chiesa nonché maestro di guida spirituale, il santo riformò inoltre l’Ordine, stabilendo che ciascun convento dovesse vivere in povertà, sostentandosi con il proprio lavoro.
Il modello rappresenta san Bernardo abate come un uomo maturo e barbato, con lo sguardo ribassato verso la sua sinistra. Il capo è caratterizzato dalla tonsura.
Stante su un basamento poligonale, il santo è abbigliato con un lungo saio dagli ampi panneggi, e regge nella mano sinistra un cartiglio sul quale sono visibili alcune iscrizioni; la destra, parzialmente mutila, teneva in origine una penna.
Eseguita come modello per una versione marmorea da collocare sul fianco meridionale del Duomo, l’opera è stata ricondotta dagli studiosi ad Alessandro Martegani. Scultore lombardo attivo per la Cattedrale nella seconda metà dell’Ottocento, dimostrò nei suoi lavori tendenze stilistiche romantiche e buone capacità tecniche.
Oltre alle statue per il Duomo Martegani realizzò varie opere, fra le quali si ricorda per esempio il Monumento ai caduti per la patria di Pavia (1866).