Deposito

Santa Fausta

di Sangiorgio Abbondio (Milano, 1798-1879)

Cronologia: 1847

Misure cm: 70 × 19 × 17

Materia e Tecnica: Gesso a tuttotondo

N. Inventario: MS362

Il modello in gesso, oggi custodito nel deposito del Museo, raffigura “Santa Fausta”, martire del IV secolo uccisa per avere difeso la sua fede in Dio.

Datata 1847, l’opera rappresenta la santa come una giovane con il viso dall’espressione assorta rivolto in avanti.

Abbigliata con un lungo velo, una tunica e un manto dagli ampi panneggi, la figura incrocia le braccia sul petto e tiene nella mano sinistra un crocifisso; la destra risulta invece nascosta sotto il manto.

Le lunghe vesti scendono a coprire parzialmente i piedi, che poggiano su un basamento poligonale con inscritto il nome della santa.

Eseguita come modello per una versione marmorea destinata al gugliotto Pestagalli del Duomo, progettato nel 1845, la scultura è stata ricondotta dagli studiosi ad Abbondio Sangiorgio. Milanese, dopo la formazione presso l’Accademia di Brera, nel 1825 egli ricevette l’importante commissione per la sestiga scultorea a coronamento dell’Arco della Pace. Fuso in bronzo nel 1831, il gruppo rappresenta la dea della Pace su un carro trainato da sei destrieri ed è tuttora visibile.

Artista prediletto dall’aristocrazia e dall’alta borghesia di Milano, Sangiorgio lavorò per la Cattedrale dal 1823 al 1865, realizzando opere destinate sia all’arredo scultoreo del Duomo sia agli edifici attigui, come per esempio la statua della “Notte” per la decorazione dell’orologio del palazzo della Veneranda Fabbrica.

Fra le sue sculture più note per la Cattedrale spicca quella raffigurante “San Napoleone” (1860), collocata presso uno dei finestroni del fianco meridionale. Il relativo modello in gesso, risalente al 1858, può essere ammirato in Museo nella sala dedicata all’Ottocento (n. 17).