Deposito

Angelo

di Wildt Francesco (Milano, 1896-1969)

Cronologia: 1936

Misure cm: 70 × 32 × 22

Materia e Tecnica: Gesso a tuttotondo

N. Inventario: MS447

Il modello in gesso, oggi custodito nel deposito del Museo, raffigura un “Angelo” come una figura alata intenta a cantare, accompagnandosi con lo strumento a percussione che tiene tra le mani. Il viso è rivolto verso l’alto alla sua destra.

Stante su un basamento poligonale e abbigliato con una tunica che lascia scoperti i piedi, l’angelo poggia il peso sulla gamba sinistra; la destra risulta invece flessa in avanti, con il piede corrispondente posato su un rialzo del basamento.

Eseguita nel 1936 come modello per una versione marmorea destinata al capitello di un pilone della Cattedrale, l’opera è stata ricondotta allo scultore milanese Francesco Wildt. Figlio di Adolfo, maggior esponente italiano della scultura simbolista tra la fine dell’Ottocento e gli anni Trenta del secolo successivo, fu dedito a una produzione artistica influenzata dallo spirito e dalla tecnica paterni.