La statuetta in gesso, oggi custodita nel deposito del Museo, raffigura “San Felice” (IV secolo), soldato di origine nordafricana ucciso a Lodi Vecchio insieme al compagno Naborre per avere difeso la sua fede in Dio.
Il martire è rappresentato come un soldato dalla capigliatura ricciuta, con lo sguardo rivolto verso l’alto alla sua destra.
Abbigliato con lorica, manto e calzari, egli reca nella mano destra una spada, mentre la sinistra poggia sulla parte superiore di un grande scudo. Vicino al piede destro è inoltre visibile un ceppo nel quale è conficcata una scure, rimando al martirio per decapitazione.
Il santo risulta stante su un basamento poligonale con inscritto il suo nome.
Eseguita come modello per una versione marmorea destinata alla Cattedrale, l’opera è stata ricondotta a uno scultore attivo per il Duomo nella prima metà del Novecento.