Modelli scultorei

Sant’Agricola

di Carabelli Donato (Obino, 1760 - ?, 1840)

Cronologia: 1809

Misure cm: 103 × 33 × 21

Materia e Tecnica: Gesso a tuttotondo

N. Inventario: MS339

Il modello in gesso è oggi esposto in Museo nella sala della Galleria di Camposanto (n. 14), luogo nel quale dal Seicento in poi la Veneranda Fabbrica ha custodito i gessi e le terrecotte preparatori delle statue elaborate per il Duomo.

L’opera raffigura “Sant’Agricola”, padrone del servitore Vitale che morì insieme a lui per difendere la sua fede cristiana: il culto dei due protomartiri bolognesi si diffuse in Occidente grazie all’impulso dato dal vescovo Ambrogio, che oltre a scrivere di loro volle traslare a Milano parte delle reliquie, rinvenute a Bologna nel IV sec.

Il modello rappresenta il santo come un giovane dalla corta chioma ricciuta, con il viso dall’espressione assorta leggermente rialzato e rivolto verso la sua sinistra; abbigliato con una corta tunica e un ampio mantello che lasciano quasi del tutto scoperte le braccia e le gambe, egli ha le mani giunte in preghiera all’altezza del bacino e poggia i piedi su un basamento poligonale.

L’opera, datata 1809, fu commissionata dalla Fabbrica a Donato Carabelli, scultore neoclassico originario del Canton Ticino appartenente a una famiglia di artisti operanti, oltre che in Italia, anche all’estero: lo stesso Donato, attivo per il Duomo dal 1789 al 1839, eseguì infatti insieme al fratello Casimiro alcune decorazioni di marmo e stucchi a Ickworth House, in Inghilterra.

La statua in gesso di sant’Agricola fu utilizzata da Carabelli come modello per una versione marmorea di maggiori dimensioni, collocata sulla cima di una guglia della facciata della Cattedrale e in seguito sostituita da una copia perché deteriorata.