Scuola della Cattedrale: La summa del sapere e del pensiero platonico
La straordinaria ricchezza della metafisica del Timeo
IL TIMEO DI PLATONE
Saluto di Mons. Gianantonio Borgonovo, Arciprete del Duomo di Milano
con
Federico M. Petrucci, Professore di Storia della Filosofia Antica - Università di Torino
Franco Ferrari, Professore di Storia della Filosofia Antica - Università di Pavia
Modera
Armando Torno
«Diciamo per quale causa colui il quale ha composto
questo universo e la generazione lo fece.
Egli era buono, e in chi è buono non insorge mai
nessuna gelosia rispetto a nulla:
così, essendogli questa estranea, volle che tutte le cose
avessero generazione il più possibile approssimate a lui.
Questo è senz’altro il principio supremo di generazione e ordine,
e accogliendolo da uomini saggi lo si accoglierà
in modo assolutamente corretto.
Volle infatti il dio che tutte le cose fossero buone
e che, per quanto possibile,
non vi fosse nulla di imperfetto: prendendo allora tutto ciò che era visibile,
che non si conduceva in quiete, ma si muoveva in modo disarmonico e senza ordine, dall’assenza di ordine lo condusse a ordine,
guidato dal pensiero che il secondo è assolutamente migliore del primo.»
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti
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La Scuola della Cattedrale, presieduta da Mons. Gianantonio Borgonovo, Arciprete del Duomo di Milano, continua con il secondo appuntamento culturale della decima edizione prendendo spunto dalla pubblicazione lo scorso agosto del volume Platone, Timeo (Mondadori, Fondazione Lorenzo Valla, Milano 2022).
Il Timeo è un testo fondamentale in cui l’eccelso allievo di Socrate analizza principî basilari della sua metafisica, quelle idee che influiranno profondamente sul pensiero filosofico e scientifico occidentale: una summa nella quale convergono «l’ontologia, la teologia, la cosmogonia, la fisica, la cosmologia, l’etica, l’antropologia e la psicologia, arricchite dall’innesto di un articolato insieme di saperi specialistici, che vanno dall’astronomia alla medicina, dalla biologia all’ottica e alla teoria musicale».
Timeo, insieme a Crizia ed Ermocrate, viene invitato da Socrate a ritrovarsi per discutere: «Uno, due, tre» - così parte il dialogo tra il maestro e i tre interlocutori che vengono chiamati ad esprimersi su discorsi e temi introdotti il giorno precedente. Nella ben articolata partitura dell’opera, dopo il prologo in cui domina il mito di Atlantide, la superpotenza al di là delle Colonne d’Ercole fiorita secondo Platone novemila anni fa e poi sprofondata nell’oceano in un solo giorno e in una sola notte, tocca a Timeo il compito di esporre la generazione dell’universo e giungere sino all'antropologia.
Poi viene dato a Crizia il ruolo di rendere gli uomini, «secondo il discorso e la legge di Solone, cittadini di questa città».
È proprio in queste sezioni che troviamo le idee più importanti di Platone: l’anima del mondo, il vivente intelligibile, il ricettacolo, l'atomismo geometrico, il demiurgo: «Egli costruiva l’universo nel suo insieme, al fine di realizzare un’opera che fosse, secondo natura, quanto più bella e buona».
L’evento, moderato da Armando Torno, si terrà lunedì 24 ottobre 2022 alle ore 18.30 nella Chiesa di San Gottardo in Corte (via Pecorari, 2) con la partecipazione di Federico M. Petrucci, Professore di Storia della Filosofia Antica presso l’Università di Torino e curatore dell’opera, di Franco Ferrari, Professore di Storia della Filosofia Antica presso l’Università di Pavia. Sarà introdotto da un saluto di Mons. Gianantonio Borgonovo.
L'evento sarà trasmesso in diretta su DUOMO MILANO TV
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Accademia di Platone - I sec. a.C. – mosaico, Museo Archeologico Nazionale di Napoli