Nato a Milano nel 1427, Michele Carcano entrò nell’Ordine francescano nel convento di S.Croce in Boscaglia a Como, grazie agli influssi delle prediche di San Bernardino da Siena, promotore dell’Osservanza Francescana. Ben presto anche il Carcano divenne rappresentante di questa riforma, affiancando alla predicazione morale un’azione più squisitamente sociale. Si distinse come straordinario predicatore, promosse la riforma ospedaliera e una più efficace amministrazione delle opere pie, convincendo – tra le varie cose – Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti a fondare l’Ospedale Maggiore, chiamato Ca’ Granda. Il suo nome è legato anche all’erezione del primo Monte di pietà, a Perugia, nel 1462, dove giunse su invito del vescovo Ermolao Barbaro, da poco governatore della città umbra, che aveva intenzione di farlo predicare contro gli usurai ebrei. Seguirono i Monti di Bologna e di altre città. Proprio per il fatto di essersi inimicato gli usurai, nel 1471 venne bandito da Milano. Beato Carcano morì a Lodi nel 1484 dopo essere stato colto da un improvviso malore sul pulpito.
Le vicende della statua nel Cantiere Duomo:
Il Beato Carcano si differenzia stilisticamente dal resto delle statue che coronano il Duomo. Non è particolarmente armoniosa nelle forme ma, al contrario, presenta una certa rigidità e compostezza. Infatti l’opera è tra quelle più recenti eseguite per il Duomo: su modello originale di Lanfranco Frigeri, la statua è stata realizzata da Mario Bassetti nel 1951 circa. Beato Carcano è qui rappresentato incappucciato e interamente avvolto in un ampio mantello fatto di pieghe rigide. Dal cappuccio compare un viso scarno e spigoloso, rivolto ad est dove sorge il sole.