S. ABDON

30 LuglioGuglia lato sud-G19
Città di cui è il patrono (patrocinio): Pescia, Sahagún (León). Emblema: Spade, vesti di pelliccia, berretti frigi, corone

Abdon è un martire originario della Persia vissuto nel III secolo, il quale subì il martirio a Roma. La sua identità, insieme a quella del compagno Sennen, è circondata da un alone di leggenda, ma alla base abbiamo delle notizie certe, anche perché i due sono ricordati in molti testi ufficiali e martirologi; questi ultimi citano la deposizione delle reliquie nel cimitero di Ponziano che si trovava a Roma, sulla via Portuense. Altri testi citano invece Abdon e Sennen come principi persiani che nella loro condizione di schiavi o liberti a Roma si prodigavano a seppellire i corpi dei martiri. A causa di questo tipo di impegno vennero presi di mira dalla persecuzione cristiana, imprigionati e decapitati dai gladiatori. Nella basilica di S. Marco a Roma c’è un altare con le reliquie e a loro dedicato.

 

Le vicende della statua nel Cantiere Duomo:

Il San Abdon presente sulla guglia G19 è opera dello scultore Nardo Pajella, che la realizzò tra il 1951 e 1953. Egli è un giovane santo, alto e possente, rappresentato mentre sta compiendo un passo in avanti con lo sguardo dritto innanzi a sé. Porta la mancina al petto, mentre il braccio destro è abbassato lungo il fianco mentre tiene in mano la palma del martirio. In realtà esiste una versione più antica di quest’opera, realizzata agli inizi dell’Ottocento da Gerolamo Argenti ed oggi conservata presso il Cantiere Marmisti, dopo aver sostato presso il Museo del Duomo per esigenze conservative. Quest’ultima presenta alcune differenze, come il braccio destro alzato e il sinistro poggiato sul fianco.