Raffigurante un “Santo con libro”, la scultura in marmo di Candoglia è databile al primo decennio del Quattrocento. Proveniente dal capitello di un pilone nel braccio sinistro del capocroce del Duomo, si trova oggi esposta in Museo presso la sala n. 6, dedicata appunto alle statuette dei capitelli dei piloni.
Il santo, di età matura, ha lunghi capelli con scriminatura centrale e barba fluente, definiti in lunghe ciocche. Abbigliato con una veste fermata in vita e ricoperta da un mantello, tiene serrato al petto un libro chiuso da fermagli con entrambe le mani; la destra risulta sproporzionata rispetto alla sinistra ed eseguita in modo meno accurato.
Il lungo volto, non privo di intensità espressiva, è caratterizzato da tratti forti e marcati, con la fronte percorsa da rughe, accentuate arcate sopraccigliari, occhi allungati, alti zigomi, naso leggermente aquilino e guance scavate.
La gamba destra, con il ginocchio piegato, è avanzata rispetto alla sinistra, mentre dall’orlo della veste si intravede la punta del piede sinistro calzato.
L’insistito gioco lineare dei capelli e della barba appare ripreso nelle pieghe delle maniche, della veste e del mantello.
Per quanto riguarda l’autore, gli studiosi hanno attribuito il “Profeta” a uno scultore operante per il cantiere del Duomo nel primo decennio del Quattrocento, che ha come modelli le sculture di Walter Monich: quest’ultimo, originario di Monaco, dal 1403 al 1407 ricoprì in Cattedrale l’importante ruolo di caposquadra dei lapicidi, cioè gli artisti che si occupavano soprattutto delle sculture e dei bassorilievi destinati a capitelli, portali ecc. Sue opere esposte in Museo sono un “San Giovanni evangelista” (1406 circa) e un “San Giuda Taddeo” (1405-1409 circa).
Rispetto a Monich, lo scultore a cui si deve il “Santo con libro” ricorre a soluzioni meno armoniose, pur risultando capace di infondere una forte carica espressiva ai volti delle sue opere (si veda l’altro “Santo con libro”, sempre esposto in Museo nella sala ospitante le statuette dei capitelli dei piloni).