Questo guerriero, uno dei tanti che affollano le Guglie del Duomo, insiste sul gugliotto più antico dei quattro, costruito tra il 1507 e il 1518 da Giovanni Antonio Amadeo, scultore e architetto. I gugliotti nascono come contrafforti alle spinte verso l’esterno del tiburio, ma ben presto si trasformano in un’occasione di arricchimento decorativo, adornati di statue e con una transenna che li collega al tiburio. L’Amadeo si firma ritraendosi in un medaglione sul pluteo interno al gugliotto, e con i suoi aiutanti scolpisce una Madonna col Bambino e La Fortezza o S. Barbara, oggi al Museo del Duomo. Tra le altre decorazioni, alcune molto rovinate, spuntano i simboli della Passione, una Visitazione, l’Adorazione del Bambino, la Presentazione di Gesù nel Tempio e la Disputa coi Dottori. Più tardi saranno aggiunti una Maddalena e due profeti. Sulla cima un guerriero, simbolo della difesa della Fede, posto come a proteggere la Vergine che svetta lassù. Se aggiungessimo una “a” alla parola gugliotto, otterremmo l’ agugliotto, un termine marinaro che indica il perno attorno al quale ruota il timone. Senza questo perno l’imbarcazione non ha direzione. Così i gugliotti hanno una funzione statica e al contempo architettonica fondamentale, contenendo la Guglia Maggiore e circondando Maria di tutti quei simboli e di quelle figure che hanno caratterizzato la sua vita e attorno alla quale ruota tutta la Cattedrale.
SANTO GUERRIERO
Città di cui è il patrono (patrocinio):
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