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R.f. Celada adotta il Gugliotto dell’Amadeo del Duomo di Milano

Un generoso sostegno al progetto “Adotta una Guglia” in qualità di Grande Donatore.

 

Istituita nel 1387 da Gian Galeazzo Visconti per la progettazione e costruzione del Monumento, la Veneranda Fabbrica si adopera da oltre 630 anni nella conservazione e restauro di tutti gli elementi architettonici del Duomo, tra i quali le 135 inconfondibili guglie.

Elementi tra i più iconici e riconoscibili, le guglie del Duomo sono soggette quotidianamente ad agenti atmosferici e inquinamento, fattori naturali che nel tempo ne determinano l’inevitabile degrado e, dunque, la necessità di un intervento di restauro. “Adotta una guglia. Scolpisci il tuo nome nella storia” è un progetto nato nel 2012 con lo scopo di reperire fondi per la cura e la conservazione delle guglie grazie al prezioso sostegno di privati, associazioni ed aziende.

Tra le aziende che hanno deciso di impegnarsi nella salvaguardia del Monumento, R.F. Celada è certamente una delle più radicate in primis sul territorio milanese, divenendo presto punto di riferimento anche all’estero: fondata nel 1938, l’azienda è oggi leader internazionale ed esperta nella vendita e nell’assistenza di macchine utensili. Per celebrare l’ottantacinquesimo anniversario dalla nascita, Celada ha scelto di adottare in qualità di Grande Donatore una delle guglie del Duomo, condividendo la bellezza della Cattedrale non solo con coloro che hanno contribuito al successo dell’azienda, ma anche con tutti i cittadini milanesi. Questo gesto è un modo concreto per dimostrare l’impegno dell’azienda nel preservare il patrimonio culturale di Milano e contribuire alla salvaguardia della sua bellezza senza tempo.

 

Il Gugliotto dell’Amedeo ed il suo “Santo Guerriero”

La guglia adottata da Celada è in realtà un gugliotto, ovvero una di quelle guglie di dimensione e volume più massicco che circondano il Tiburio del Duomo su cui poggia la Guglia Maggiore con la “Madonnina”, rivestendo una funzione sia ornamentale che statica. Sul Duomo ve ne sono quattro ed è proprio il “Gugliotto dell’Amadeo” il primo ad essere stato realizzato e del quale si hanno molte notizie storiche. L’inizio della costruzione è attestato il 23 agosto 1507 e il suo nome si deve al progettista, Giovanni Antonio Amadeo (1447 circa – 1522), scultore e ingegnere presso la Fabbrica del Duomo dagli anni Sessanta del Quattrocento fino agli ultimi anni di vita. Con preziose decorazioni aventi per tema l’Eucaristia, la caratteristica fondamentale dell’Amadeo è quella di essere dotato di una scala interna, che per molti secoli sarà anche l’unica via di accesso alla parte superiore del Tiburio, attraverso le sordine. Sulla sommità vi è la statua del “Santo Guerriero”, che ben rappresenta lo stile che contraddistingue da sempre Celada: una realtà basata su valori profondi, nella quale tradizione e innovazione si intrecciano virtuosamente. Nella prima metà del Settecento il Gugliotto dell’Amadeo fu gravemente danneggiato da alcuni eventi atmosferici straordinari, tra cui due fulmini e probabilmente una tromba d’aria, tanto che si valutò se fosse opportuno smontare per intero il gugliotto e ricostruirlo piuttosto che restaurarlo, adottando poi quest’ultima soluzione.
L’impegno e la generosità dimostrati da aziende come Celada determina giorno dopo giorno l’importanza di sostenere la salvaguardia del Complesso Monumentale. Grazie al prezioso contributo, sarà possibile proseguire nel prossimo biennio con i lavori del Basso Tiburio, grande sistema architettonico di cui il Gugliotto dell’Amadeo fa parte: il restauro del grande ottagono dalla cui copertura sorge la Gran Guglia ha portato ad una riflessione sul complesso tema strutturale delle 4 arcate – che né menti brillanti come quelle di Bramante, Filarete o Leonardo da Vinci seppero superare – ed investigare le condizioni di conservazione delle 16 grandi catene che lo armano. Grazie ad una innovativa indagine sperimentale condotta insieme al Politecnico di Milano si è visto che le armature in situ lavorano ad una tensione ben maggiore a quella fino ad oggi immaginata: tutto ciò rende necessario ulteriormente studiare e manutenere tale complesso e delicatissimo sistema strutturale.

Maggiori informazioni:

 

Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano
Ufficio Donazioni

Via Carlo Maria Martini, 1 20122 Milano
Tel.: 800.528.477
Email: [email protected]